sabato 12 aprile 2008

accumulazione n.2 | gli oggetti della mia esistenza


Alcuni oggetti più di altri contengono una quotidianità concreta che resiste all’alienazione del mondo virtuale che si frequenta nella rete e alla nevrosi dello shopping che stimola una continua necessità di acquistarne di nuovi.
Il tentativo è quello di suggerire una poetica riproduzione del proprio mondo attraverso il racconto affidato a dei piccoli oggetti di uso comune, accumulati in una installazione che propone una sorta di inventario domestico, dove ciascuno può riconoscere dei frammenti della propria esistenza.
Altri oggetti invece manifestano una propria inattesa personalità e si aprono ad alcune”confidenze”.L’installazione è aperta tutti i giorni dalle 19 alle 21, dal 20 al 25 maggio, inaugurazione mercoledì 21 maggio alle ore 18; per info: 3494303403 - 02.36590872 -


Installazione con materiali di uso comune e oggetti sonorizzati,
di Massimo Abbiati




venerdì 11 aprile 2008


cestello affettuoso.

tazzine da caffè
accumulazione domestica.

AKKUMAULAZZZZZIONEEEEEEEE

ATTENZIO' BATTAGLIO' AKKUMULAZIO'

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MappOrocK

giovedì 10 aprile 2008

è una radio recuperata al mercato in un giorno di primavera, me l'hanno data perchè la quardavo con troppa insistenza, mi hanno chiesto "la vuole?" e io "ma funziona?", "no!", "la prendo". Era una bella giornata, non ricoldo altro. Mi è rimasta solo la foto .... penso.

mercoledì 9 aprile 2008

CARTUCCIA DI LACRIMOGENO AL CS

Queste te le tiravano addosso a Genova nell’estate del 2001, dopo di che siamo diventati tutti più ragionevoli. E’ stata raccolta in strada e portata a casa, ora è sulla nostra libreria, insieme con altri innumerevoli oggetti e libri.
redd

martedì 8 aprile 2008

cucitrice singer a mano

Questa è una cucitrice Singer a mano. Nonostante l'aspetto aggressivo, non morde ed è anche di piccole dimensioni, perchè appunto deve stare in mano. Forse è stata pensata per chi non poteva avere una macchina da cucire Singer vera e propria che, diciamolo, abbiamo sempre tutti considerato come la rolls-royce delle macchine da cucire. Chissà se è vero. Quindi questo è un oggetto molto democratico, perchè può dare a chiunque la sensazione di possedere una macchina da cucire bella come quella degli altri. Io ho provato a farci l'orlo dei jeans ma in realtà non ci ho cavato granché. Quindi ho sperimentato sulla pelle dei miei jeans una democrazia farlocca!
nota personale:
Anche mia nonna, come la nonna di quasi tutti, aveva una Singer ed era a pedale, montata su un mobile ribaltabile, che serviva anche per giocarci a nascondino (ma solo quando era aperta). Inoltre, la macchina aveva in dotazione un olio lubrificante eccezionale, da usare con parsimonia, ed un cacciavite detto "il cacciavite della Singer" buono per rimetter in sesto gli occhiali. Una delle cose più rassicuranti della mia infanzia è il rumore della macchina da cucire , nei lunghi pomeriggi passati a disegnare sui fogli stormi di astronavi e di invenzioni strane, mentre mia nonna pedala.

Massimo Abbiati

lunedì 7 aprile 2008

temperamatite

Di questo temperamatite non so granché. E' di Daniela e mi piace molto perchè somiglia ad un gatto o un topolino o animali del genere. L'unica cosa è che, nonostante l'aspetto innocuo, se ci infili una matita e dai di manovella, quello la divora in un baleno. La grattugia, la fa a pezzi, la consuma, la distrugge, insomma se la mangia.
Quindi è un oggetto da farci molta attenzione!

Massimo Abbiati

barattolo
Questo barattolo è pieno di cose. Dentro ci stava l'Ovomaltina che si assumeva la mattina come prezioso coadiuvante delle prestazioni fisiche. Doppati come atleti del futuro, partivamo verso la scuola elementare in fondo alla strada. Quando è rimasto vuoto mia madre ci ha raccolto i bottoni. I bottoni sono preziosi e disciplinati. Ogni volta che qualcuno ne perde uno, bisogna correre a ricucirlo, se si allentano vanno ripresi. Qualche volta, un indumento passava a miglior vita ed allora la prima cosa da salvare erano i bottoni. Quindi qui dentro ci sono alamari di legno, bottoni di madreperla, di finto corno, di plastica blu o rossa, rivestiti di stoffa, grandi, piccoli, marroni, automatici. Provengono dalle camice di mio padre (spesso a mezze maniche), dai golfini di mia madre (di solito erano piccoli bottoni di madreperla o rivestiti di lana o altro), dagli scamiciati delle mie due sorelle, dalle mie camiciole, oltre che dalle giacche, cappotti e simili di tutti quanti. Una famiglia di bottoni. Quando mia madre è morta il barattolo è rimasto al suo posto, per quasi quindici anni nell'armadietto con le cose da rammendo in cucina, poi io me lo sono portato via senza dire niente a nessuno.
Massimo Abbiati
campanello cinese
Questo è un campanello cinese, che viene dalla Cina e che i cinesi mettono sulle loro biciclette. Nonostante l'odio instillato verso i cinesi ed i loro prodotti, che nessuno in Italia vuole avere, mangiare e comunque averci tanto a che fare, temendo forse di sparire morto senza funerale* come succede in certe zone di Milano, questo campanello piace molto. Piace veramente tanto.In effetti piace anche a me e lo metterei volentieri sul manubrio della bicicletta, cosa che non ho fatto perchè altrimenti me lo fregano subito.
*n.d.r. - Chi muore senza funerale va in paradiso? Apriamo un forum su questo argomento.
Massimo Abbiati