lunedì 7 aprile 2008

barattolo
Questo barattolo è pieno di cose. Dentro ci stava l'Ovomaltina che si assumeva la mattina come prezioso coadiuvante delle prestazioni fisiche. Doppati come atleti del futuro, partivamo verso la scuola elementare in fondo alla strada. Quando è rimasto vuoto mia madre ci ha raccolto i bottoni. I bottoni sono preziosi e disciplinati. Ogni volta che qualcuno ne perde uno, bisogna correre a ricucirlo, se si allentano vanno ripresi. Qualche volta, un indumento passava a miglior vita ed allora la prima cosa da salvare erano i bottoni. Quindi qui dentro ci sono alamari di legno, bottoni di madreperla, di finto corno, di plastica blu o rossa, rivestiti di stoffa, grandi, piccoli, marroni, automatici. Provengono dalle camice di mio padre (spesso a mezze maniche), dai golfini di mia madre (di solito erano piccoli bottoni di madreperla o rivestiti di lana o altro), dagli scamiciati delle mie due sorelle, dalle mie camiciole, oltre che dalle giacche, cappotti e simili di tutti quanti. Una famiglia di bottoni. Quando mia madre è morta il barattolo è rimasto al suo posto, per quasi quindici anni nell'armadietto con le cose da rammendo in cucina, poi io me lo sono portato via senza dire niente a nessuno.
Massimo Abbiati

1 commento:

redd ha detto...

... forse un pochino melenso!